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Il silenzio degl innocenti

Non saprei in che altro modo chiamare quel fenomeno culturale nel quale una persona grida a tutti "il lupo", ma nel quale tutti preferiscono fare finta di non vedere o non sentire, o guardare dall'altra parte e definire tale persona come "pazza". L'abbiamo visto ripetutamente nella storia. La scienza e' praticamente fatta da una rivoluzione di questo tipo all'altra - basta menzionare Galileo o Einstein, dove uno scienziato che scopre delle idee contro-corrente viene deriso, soppresso o addirittura ucciso, fino a quando la verita' non si puo' piu' negare. L'abbiamo visto in politica, dove i grandi rivoluzionari contro delle profonde ingiustizie che ai loro tempi erano "normali" sono stati pressoche' tutti assassinati - da Linconl a Ghandi. Lo abbiamo visto nella religione, lo abbiamo visto nell'industria dove chi scopre effetti dannosi di prodotti assai profiqui viene zittito o ucciso. Francamente potrei riempire un libro di esempi, ma non credo sia necessario, credo abbiate capito di cosa sto parlando. Parlo di quelle situazioni, quelle ingiustizie, quelle disumanita' che come societa' continuiamo ad accettare, in gran parte zittendo chi ci vuole mostrare l'inaccettabile realta', chi punta l'attenzione verso l'elefante nella stanza che tutti fingono di non vedere.

Questo fenomeno, come tutti i fenomeni sociali, ha origine nel fulcro sociale, nella famiglia. Nelle famiglie disfunzionali, in particolare dove un membro e' abusivo, spesso si instaura il fenomeno di capro-espiatorio che di solito cade su uno dei figli prescelti per questo ruolo, ma non necessariamente. Di solito questo ruolo ricade sul figlio piu' sensibile nella famiglia, quello piu' insicuro e meno protetto. Di solito il membro abusivo della famiglia e' un narcisista, e gli altri famigliari sono quindi codipendenti. Anziche' ammettere la realta' abusiva, i membri codipendenti della famiglia preferiscono rigettare, isolare il figlio con il ruolo di capro-espiatorio dalla famiglia. Egli viene di solito definito come problematico, difficile, e le dinamiche malsane vengono spesso attribuite e scaricate su di lui anziche' essere affrontate. Non e' una coincidenza che quindi spesso questo e' il primo membro della famiglia che piu' avanti cerca aiuto psicologico - il primo che si rende davvero conto della tossicita' famigliare. Non importa quanto egli cerchi di far notare agli altri membri le situazioni gravi e malsane della famiglia, piu' tentera' di farlo e piu' verra' giudicato come pazzo o problematico. Paradossalmente questi individui, questi capri espiatori della societa', sono poi le persone che - se riescono a guarire dalle loro ferite indotte nella famiglia - hanno il ruolo piu' importante nel cambiare il mondo e la societa'. Queste sono le persone che non hanno paura perche' l'inferno lo hanno gia' vissuto. Sono persone che conoscendo bene la sofferenza, dedicano la vita a battersi per ridurre quella degli altri. Avendo gia' perso ogni cosa non hanno piu' paura di perdere nulla, nelle loro battaglie, e questo da loro un'enorme forza.

E cosa succede a chi ha fatto finta di non vedere? Queste persone, alla fine, volenti o meno si dovranno adattare ad una realta' che non e' piu' la loro, perche' sono stati aggrappati tutta la vita a qualcosa di insostenibile, di disumano. Nel peggiore dei casi moriranno, se non sono in grado di adattarsi. Il cambiamento e' inevitabile, l'evoluzione non si puo' fermare nel mondo. Chi la resiste prima o poi perde. Come ha detto Max Planck “Una nuova idea scientifica non trionfa convincendo i suoi oppnenti e facendo vedere loro la luce, ma perche' prima o poi i suoi opponenti muoiono, e una nuova generazione famigliare con questa idea cresce."

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