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Un mondo senza uomini




Mettiamo in chiaro una cosa, un mondo senza uomini e’ un mondo estremamente pericoloso, dove predatori e parassiti sono liberi di sfruttare ed abusare, dove gli indifesi ed i vulnerabili sono senza protezione, dove la creativita’, bellezza, espressione, sono annientate, saccheggiate e mutilate, dove non si formano radici interiori.


Al contrario di alcune idee diffuse sul maschile e femminile come energie in competizione tra di loro, una non puo' esistere senza l'altra. Luce non puo' esistere senza buio, dolore senza piacere, vero senza falso. Il femminile ha bisogno del maschile per fiorire, il maschile ha bisogno del femminile per rinforzarsi. Piu' uno e' sano, piu' e' sano l'altro. Il femminile senza maschile diventa femminile tossico - vittimismo, passivita', codipendenza, sofferenza, martirio. Il maschile senza femminile diventa narcisismo: violenza, dominio e controllo senza consenso, predazione, parassitismo, competizione. Il femminile contenuto dal maschile diventa saggezza, bellezza, profondita', prendersi cura, sensibilita', verita', connessione, arte. Il maschile nutrito da un femminile sano diventa protezione, contenimento, supporto, coraggio, integrita', intelligenza, manifestazione, forza, maestria.


Ma quindi come siamo arrivati ad una societa' senza uomini veri? Uso il termine "uomini veri", perche' non e' la stessa cosa di cio' che viene comunemente chiamato "uomo". Nella societa' di oggi non facciamo differenza tra uomini e donne vere, e quelli falsi, li confondiamo tra di loro. Quindi utilizzero' il termine "uomo vero" per indicare cosa intendo. Un uomo che esprime pienamente ed autenticamente la sua essenza, in particolare quella maschile, ovvero integrita', forza, coraggio, protezione, supporto, amore, ed utilizzo il termine "donna vera" per indicare una donna che esprime pienamente ed autenticamente la sua essenza, ed in particolare quella femminile ovvero percezione, saggezza, gentilezza, prendersi cura, amore.


Il problema e' che queste energie sono talmente state distorte e soppresse nella societa', che la maggior parte di noi non sanno neppure cosa sia una donna o un uomo vero (e tutte le altre espressioni in mezzo). Abbiamo normalizzato l'idea di uomo tossico al posto dell'uomo, e l'idea della donna tossica al posto della donna (e tutte le varie forme in mezzo). Quando pensiamo ad un narcisista predatorio ai vertici dei sistemi di potere violenti, alla competizione, pensiamo all'uomo, quando pensiamo ad una persona debole e fragile, passiva e sofferente, pensiamo alla donna. Ma questa e' una concezione falsa e distorta.


Sarebbe piu' accurato descrivere queste energie come bambini inconsci e sofferenti in corpi adulti. Persone la cui crescita emotiva e' stata bloccata nell'infanzia, e che non e' stata ripresa. Persone che quindi non hanno ancora sviluppato la loro energia maschile ne' femminile, e che non esprimono autenticamente la loro essenza, bensi' la reprimono, la contorcono, con schemi manipolatori inconsci, con dinamiche compensatorie e droghe di vario tipo.


La cosa piu' grave di tutto questo e' che la gente non capisce generalmente la gravita' delle ramificazioni di tutto cio'. Ad esempio la guerra e' un sintomo dell'assenza del maschile. La tortura e' un sintomo dell'assenza del femminile. L'abuso in generale e' un sintomo dell'assenza di queste energie.


Ma le abbiamo talmente normalizzate nella loro forma tossica, non evoluta, soppressa, che riteniamo sia normale vivere in un mondo basato su schemi predatori, sofferenti e sfruttanti. E questa e' la cosa piu' triste. La maggior parte di noi non si rende neppure conto di avere questo enorme vuoto interno, e di compensarlo inconsciamente tramite questi schemi sociali disfunzionali. Ne prendiamo parte automaticamente, perche' lo fanno tutti gli altri.


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