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Sono Chaos


Persa, nell'incertezza, nel chaos, e' uno stato che lascia inquiete o addirittura terrorizzate tante persone. Per me e' la cosa piu' vicina ad un senso di casa che conosco in questa societa'. Non mi sento a casa nella certezza di un lavoro fisso o' nell’immobilita’ di una casa, nell'immutabilita' di una cultura, lavoro, o gruppo di persone. Anzi la certezza, la prevedibilita', la routine, sono soffocanti e velenose sbarre di una prigione. Fanno stagnare lentamente come una rana bollita le persone, che non escono dalla propria zona di confort e dai propri limiti imposti o percepiti. Sento la chiamata di aria nuova, nuovi orizzonti, nuove scoperte, di evolvermi, superarmi, approfondirmi continuamente. Anche se talvolta cio' e' pericoloso, sovente rischioso, e secondo alcuni 'pazzo', e' il costante flusso del mutamento che mi da ispirazione, nel quale assaporo appieno ogni momento, traendone ogni preziosa lezione, non sapendo quanto durera' o dove mi portera’, e’ lo svolgimento del percorso il gioiello, non la meta. Ho provato a fare la non-nomade - durante la pandemia - e la cosa mi ha fatto ammalare. Eppure in quel periodo ho continuato comunque ad esplorare, sebbene in altre direzioni - come la natura selvaggia, e le persone del posto. Ma perche' questo costante fuoco sotto i piedi? In fondo anche io ho bisogno di solidità, sicurezza per portare avanti certi progetti ed obiettivi. Ma la mia disciplina e dedizione e' piu' fondata sui miei valori che non sulle circostanze. Ad esempio per praticare meditazione, esercizio fisico ed una alimentazione sana indipendentemente da dove mi trovo, non ho bisogno di un ristorante o una palestra per mettere in atto tali valori. Anzi sono le difficolta’ ed imprevedibilità’ della vita la migliore scuola per tante delle mie qualità’, che mi permettono di metterle in pratica, raffinarle ed esplorarle sempre di piu’ nelle loro sfaccettature. Invece quello che ho notato e' che se inizio ad essere sedentaria, varie corde energetiche iniziano a tentare di appiccicarsi, come i sistemi di credenze della cultura - di cui sono infestati ed infetti la maggior parte degli umani - o i limiti fisici del posto, o sistemi collettivi fondati soprattutto su illusioni -  come lo sono la maggior parte dei sistemi umani - iniziano a tentare di scivolare i loro tentacoli su di me per studiare come e dove appiccicarsi per iniziare a predarmi, come fanno sulle altre loro pedine. L'impredibilita' e' quindi in quel senso anche per me una potente arma di difesa. Chi cerca di soggiogarmi o schiavizzarmi ha grosse difficolta' perche' non sa mai quali carte nascondo nel mio mazzo. Questo perche' il costante flusso continua a cambiare le mie carte, e dunque le mie strategie. Il minimalismo ed essenzialismo sono quindi diventati fondamentali nella mia vita. Non posso indugiare nelle comodita' in cui sprofondano e si ingabbiano la maggior parte degli umani - tante delle quali danno erroraneamente per scontate - perche' questo creerebbe stagnazione, come una sabbia mobile da cui e' sempre piu' difficile uscire. Il trucco delle sabbie mobili sono proprio passi veloci e leggeri. E sempre piu' leggera divento con il mio percorso interiore, liberandomi sempre di piu' di inutili, falsi e tossici attaccamenti di qualunque tipo a qualsiasi cosa. Questo non e' da confondere con il non importarsi delle cose, al contrario, meno indugio in falsi legami, scambi tossici ed illusioni, piu' energia ho per le cose importanti e vere. Ma e' la capacita' di vedere velocemente quando qualcosa non funziona, e spostarmi prontamente, senza sprecare un singolo attimo in piu' in quella cosa la chiave. E' questo il motivo per cui sono sopravvissuta agli attacchi degli ultimi anni per tentare di zittirmi, fermarmi, ed annientarmi, dopo che mi sono rifiutata di vendermi al sistema? Puo' essere. So solo che io sono cosi', impossibile da controllare, dominare, imprigionare. Viaggio in frattali, tra le righe di chi cerca di rendere il mondo quadrato. La cosa piu' ironica e', che se qualcuno vuole davvero vedere le mie carte, basta che si fermi nel qui e ora, connettendosi con me empaticamente, autenticamente e divinamente dal suo cuore, dal suo spazio vulnerabile e multidimensionale. A queste persone viene rivelato molto di me, e vedono con chiarezza le mie motivazioni, mosse e valori, come la formula di un frattale, che rivela la semplicita' della sua essenza. E' ai predatori - a chi vede le cose nei programmi limitanti della scacchiera bianco e nero - che rimango invisibile - non a chi ha aperto gli occhi alle molteplici sfumature dell'arcobaleno. Per chi tenta di derubarmi, o continua a vedermi come un oggetto da predare, o cerca di inquadrarmi nelle sue etichette, rimango una fonte di infinito mistero, un puzzle irrisolvibile, un mazzo di carte sempre pronto con la prossima mossa del tutto inaspettata, chaotica ed imprevedibile: i loro tentativi di catturarmi, definirmi o di tentarmi completamente futili, le loro conclusioni su di me, inevitabilmente del tutto errate.

 
 
 

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